giovedì 3 novembre 2016

La Mia Cucina Naturale



Buonasera!

Prima di continuare con la pubblicazione delle ricette vorrei dedicare qualche riga alla spiegazione di ciò che intendo per cucina naturale.

Non si tratta per me della decisione di mangiare o meno la carne o prodotti di origine animale di vario genere, quella è una scelta personale dettata da una motivazione etica, di salute o nel migliore dei casi dall’ascolto profondo del proprio corpo. Decisione che non riguarda nessun altro se non la persona che la prende e che merita di essere rispettata in un caso o nell’altro. Mentre la sostenibilità degli allevamenti dai quali provengono i prodotti di origine animale, quella secondo me è affare comune. 

Per cucina naturale intendo prima di tutto una alimentazione che si basi  sul cibo preparato in casa, possibilmente con amore  ^_^



Intendo certamente la scelta di materie prime il meno raffinate possibile, quindi farine e cereali integrali o almeno semintegrali, lo stesso vale per zucchero e sale, insomma meno l'uomo ci ha messo le mani con la chimica e i macchinari, più è naturale. 

L’attenzione alla qualità, alla provenienza degli ingredienti e all’impatto che la loro produzione ha sul Pianeta.

Quando è possibile l' autoproduzione delle materie prime, anche un piccolo orto dà grandi soddisfazioni, persino in un terrazzino si può riuscire a piantare qualcosa, le erbe aromatiche, le lattughe, le fragole, è chiaro che se si abita in un a zona trafficata a un piano basso, è meglio evitare.

In ogni caso preferisco utilizzare alimenti di coltivazione biologica. Su questo si apre un ampio capitolo di polemiche sulla validità o meno del biologico, delle certificazioni etc., ma è ovvio che se non possiamo produrci il nostro cibo, a qualcuno dovremo pur dare fiducia per acquistarlo. Personalmente acquisto frutta e verdura da coltivatori diretti, non  semplici rivenditori, mi rivolgo a quelli con i banchi più piccoli, con meno prodotti, significa che hanno piccoli appezzamenti, più facili da gestire anche senza l’utilizzo di sostanze chimiche,

ci  parlo e cerco di comprendere la loro “filosofia”, prediligo i prodotti un po’ bruttini, non tutti uguali tra loro, lucidi e perfetti, ma con qualche buchino qua e là, macchiati, che quando li porti a casa devono essere consumati in un breve periodo, se no marciscono. Ovviamente prodotti a km 0.



Per quanto riguarda i prodotti confezionati, informarsi è la prima regola, imparare a leggere le etichette, che non significa soltanto dedicarvi del tempo e fare la spesa senza fretta, ma anche, tornati a casa andare magari a cercare diciture o ingredienti poco comprensibili.

Più ingredienti di non immediata comprensione troviamo sull’etichetta, più quel prodotto ha una lavorazione lontana da quella casalinga. In generale meno ingredienti ci sono meglio è.

Per questo a casa nostra si va al classico supermercato circa una volta ogni 10 giorni, mentre 1-2 volte a settimana si fa la spesa al mercato del contadino dove - previa attribuzione della fiducia ;) - è possibile acquistare da coltivatori diretti, a km 0, quasi tutta la spesa di cui necessità la famiglia per un alimentazione completa.

E’ chiaro che tutto questo comporta un impegno e un dispendio energetico personale non di poco conto, ci vuole tanta convinzione, buona volontà e tempo,  a volte è davvero stancante ma la salute dei bambini e la propria trarranno sicuro giovamento, le eventuali spese maggiorate per acquistare prodotti di buna qualità saranno risparmiate in farmacia e avremo dato un piccolo grande contributo per il benessere della nostra Madre Terra.

Namaste


Nessun commento:

Posta un commento