martedì 27 dicembre 2016

Biscotti di bramata all'arancia



Per errore l’altro giorno, anziché la fioretto, ho comprato la farina di mais bramata, proprio quella che serve a fare la polenta con la cottura lunga lunga.

L’avevo presa per aggiungerla all’impasto di biscotti e torte, per diminuire l’apporto di glutine, ma resami conto dell'errore, subito ho dato un'occhiata su internet per trovare qualche ricetta, risultato: niente…con la bramata si fa ufficialmente solo la polenta!

Però io testarda, da quando era in casa ogni tanto l’andavo a guardare ed ero tentata di provare lo stesso a fare i biscotti.

Ieri sera mi sono decisa.  Esperimento riuscitissimo, una bella consistenza granulosa e croccantina, tipo quella dei biscotti ai cereali, e un sapore ottimo, tanto che ho temuto non arrivassero alla colazione.

La prima arancia colta quest’anno per l’occasione ha contribuito a far spandere per la casa un odorino meraviglioso. 

Ecco la ricetta fresca fresca:

100g farina mais bramata

200g farina g.duro integrale

200g farina g. duro rimacinata

10g cacao amaro

130 zucchero canna integrale

175 olio mais

Una grattugiata mooolto generosa di cannella

c.ca 1 cm di zenzero fresco grattugiato

Scorza grattugiata di un arancia piccola

Il succo dell’arancia stessa

c.ca 50 ml di acqua (ma come sempre provate un po’ alla volta) 

Procedimento

Setacciare tutte le farine e il cacao, aggiungere lo zucchero, l’olio, la scorza e il succo d’arancia e la cannella. Amalgamare bene prima con il cucchiaio e poi con le mani, in modo da rendere il composto abbastanza omogeneo, cercando di schiacciare eventuali grumi. Infine iniziare ad aggiungere l’acqua, pochissimo alla volta, continuando ad amalgamare finchè non diventa possibile compattare l’impasto in una palla.


La consistenza risulterà molto morbida e granulosa, facile da stendere, ma attenzione al passaggio dalla stesura alla teglia. Io ho steso l’impasto tra due fogli di carta forno lasciandolo abbastanza spesso, con estrema delicatezza ho messo i biscotti crudi sulla teglia ricoperta di carta forno, e ho infornato a 180° per circa 15 min.

Da rifare subito, questi dureranno ben poco!


martedì 20 dicembre 2016

Minestrina medicina



Gli sbalzi di temperatura nelle ultime settimane non sono di certo mancati e l’Autunno freddo e piovoso è arrivato portando con sé i primi malanni di stagione.

Alle prime avvisaglie di influenza, subito porto in tavola la mia  “minestrina medicina” che poi, oltre a fare bene, ci piace tanto!

INGREDIENTI x 4

1 cipolla grande

3 spicchi d’aglio

2 cucchiaini di dado vegetale fatto in casa (in alternativa 1 carota tagliata a dadini e 1 costa di sedano intera da eliminare a fine cottura)

2 cucchiaini  di concentrato di pomodoro

Se serve sale aromatizzato

Circa 2 l di acqua per fare il brodo

320g spaghetti spezzati a mano

Erbe aromatiche possibilmente fresche:  2 rametti rosmarino, 2 di timo, 2 di maggiorana,  1 piccolissima cima di origano. 

PROCEDIMENTO

Pulisco la cipolla e la taglio a fettine sottili, la verso nell’acqua e accendo il fuoco a fiamma alta. Quando l’acqua bolle aggiungo il dado, e il concentrato che ho fatto prima sciogliere in una tazza con un po’ della stessa acqua bollente. Abbasso la fiamma e faccio cuocere mezz’ora. Assaggio di sale e se necessario  aggiusto, preferibilmente usando quello aromatizzato.

Pulisco e taglio a metà i tre spicchi d’aglio, tolgo l’anima e ne spremo due (se l’aglio vi fa male potete evitare di spremerlo per poi poterlo togliere agevolmente).

Preparo gli spaghetti e li verso insieme all’aglio. Porto a cottura e aggiungo le erbe aromatiche, se fresche,  con tutto il rametto in modo da creare l’infuso ma poterle togliere successivamente, altrimenti ne metto in tutto un paio di cucchiaini scarsi di quelle secche.

Servite in tavola caldo. 

Buona guarigione!


martedì 13 dicembre 2016

Santa Lucia


"Santa Lucia: il giorno più corto che ci sia"...non tutti sanno che la ricorrenza ha antiche radici pagane, risale infatti ai riti Eleusini. Lucia (non a caso, da lux-cis), altro non è che la riproposizione cristiana della dea greca Demetra (Cerere per i Romani), dea dei raccolti e della luce, appunto. Da qui il simbolismo giunto fino ai giorni nostri, e vivo a Palermo oggi, come un tempo ad Eleusi, del grano e degli occhi, come ancora viva qui l'usanza di non mangiare prodotti fatti con la farina, ma solo con i chicchi come grano e riso (la cuccia e le arancine), che sono frutto diretto della Terra, in onore della dea, per propiziarsi abbondanti raccolti e il ritorno della Luce.

Luce e Amore a tutti ^_^


martedì 6 dicembre 2016

Crema speziata di zucca e peperoni



Un profumato piatto di mezza stagione, con l’incontro tra la zucca e il peperone.

Questo mese il tempo è stato “incerto” passando repentinamente da giornate praticamente estive a giornate fredde e piovose come quella di oggi, e la natura ci viene in aiuto.

Il peperone contiene sali minerali, in particolare buone quantità di potassio, importante per combattere il caldo, vitamina A, ma soprattutto vitamina C in quantità superiori anche agli agrumi, questo gli conferisce proprietà antiossidanti.

La zucca ricca di beta-carotene, fa bene alla pelle che in questo periodo passa dal sole al vento e al freddo, e alla vista, è utile contro i parassiti intestinali ed è anch’essa una buona fonte di potassio.

Ma oltre ad essere sana questa crema è buona, dolce, profumata e avvolgente, si può mettere in tavola accompagnata da dei crostini o usarla per condire pasta, riso o farro.



Ingredienti

Zucca

2 carote

2 cipolle

3 peperoni

1 cm di zenzero fresco

curcuma

cannella



Procedimento

Lavo e taglio a pezzetti tutti gli ingredienti.

Soffriggo la cipolla con dell’olio e aggiungo prima le carote, poi i peperoni e per ultimo la zucca, aggiungo il sale e il pezzetto di zenzero, mescolo, chiudo il coperchio e quando raggiunge il bollore porto al minimo la fiamma. Lascio cuocere una ventina di minuti, se necessario aggiungo poca acqua.

Frullo tutto con il mixer a immersione. Infine metto la curcuma in polvere e una grattuggiata di cannella. 

domenica 4 dicembre 2016

Patatine curcuma e erbe aromatiche





Le patate, bontà infinita, ingrediente dai mille risvolti culinari sono ricche di proprietà, ma è bene non abusarne.

Nonostante l’idea che possano essere ingrassanti, le patate sono dei carboidrati complessi il che significa che gli zuccheri in esse contenuti, vengono assorbiti gradualmente non provocando sbalzi glicemici, ciò è da considerarsi un bene sia per chi ha problemi di glicemia, che per chi deve tenere a bada la fame.

Le patate inoltre contengono una buona quantità di potassio, per cui si possono considerare un aiuto contro la ritenzione idrica e l’ipertensione. E ancora, sono ricche di vitamina C che come sappiamo è un antiossidante e aiuta il buon funzionamento delle articolazioni. E’ consigliabile cuocerle con la buccia, perché è li che si trovano la maggior parte dei nutrienti (va da sé che per questo è necessario che siano biologiche).

Ma non è finita: le patate hanno un potere disinfiammante per tutto l’apparato digerente, non ho provato personalmente ma in diversi articoli ho letto che l’acqua di patate sarebbe un ottimo rimedio per problemi allo stomaco.

Il suo potere disinfiammante è facilmente sperimentabile quando ci si brucia, infatti se si applica prontamente sulla zona una patata tagliata, si allevia subito il dolore e si evita l’insorgere della tipica bolla da ustione. Personalmente quando i bambini erano piccoli trovavo efficace utilizzare l’amido di patate per gli arrossamenti della pelle.  

Perché non abusarne? Come ho imparato dalle mie ricerche sulle proprietà di alimenti, essenze e piante   “Tutto è veleno: nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto” (Cit. Paracelso).

Nonostante tutte le sue qualità benefiche, la patata contiene solanina e piccolissime quantità atropina, la prima da alcuni studi sembra avere qualità antitumorali, la seconda antispastiche, ma entrambe le sostanze sono estremamente tossiche se assunte in quantità eccessive.

la solanina è maggiormente presente nelle patate germogliate e in quelle con delle parti verdi che sarà meglio destinare alla compostiera. Il miglior modo per evitare appunto che germoglino o diventino verdi, è  quello di conservarle in un luogo fresco asciutto e buglio, io le metto ben chiuse nei sacchetti di cartoncino riutilizzabili che danno nei negozi o al supermercato.
Ma ora veniamo alla nostra ricettina gustosa, nel titolo ho scritto patatine perché è così che le chiamano i bambini, che le amano come quelle fritte.

Quando finalmente ho deciso di provare le patate rosse chiedendo quale particolarità avessero, la ragazza del mercato mi rispose serafica: “ma niente sono uguali, solo cuociono prima e fanno una bella crosticina”… soloooo? Beh, qualità di tutto rispetto per una patata direi  ^_^  



Ingredienti: 

800g patate rosse

1 grossa cipolla bionda o rossa

sale aromatizzato

2 cucchiaini rasi di curcuma in polvere

Olio evo
Procedimento:

Mettere a bollire una pentola di acqua, sbucciare le patate e tagliarle a spicchi, tuffarle nell’acqua bollente, chiudere il coperchio, aspettare una trentina di secondi da quando l’acqua torna a bollore e scolarle.

Condire le patate con olio cipolla tagliata sottile, curcuma e sale aromatizzato. Versare in una teglia e infornare a 230° finche le patate non saranno ben dorate (nel mio forno ci vogliono circa 35 min). 







martedì 29 novembre 2016

Torta integrale di grano duro, avocado, cocco e cioccolato



Un forte temporale la settimana scorsa ha spezzato un ramo del nostro amatissimo Avocado, dando così il via al consumo stagionale (un po’ prematuro) di questo meraviglioso frutto.

Dopo insalate, salse, ma anche gustose cucchiaiate al naturale, ho finalmente avuto modo di provare la torta che avevo in mente da qualche mese, sostituendo l’uovo e parte dell’olio appunto con l'avocado.

Ho fatto un bel ciambellone e, come si vede dalla foto, l’esperimento ha riscosso un gran successo sia tra i piccoli che tra gli adulti, infatti non sono riuscita neanche a fotografarlo ancora intero, ma direi che va bene così.

La cosa mi rende davvero soddisfatta, perché ora che le uova iniziano a diminuire - perché non tutti lo sanno, ma anche le uova hanno una stagionalità - potrò agevolmente sostituirle con l’avocado, passando da un autoproduzione all’altra...se così si può dire.

INGREDIENTI

50 g cocco disidratato ridotto a farina

10g cacao

120 farina di g.duro rimacinato

120 farina g. duro integrale

½ bustina (c.ca 9g) di cremor tartaro

60 olio mais

140 zucchero canna integrale

70ml latte vegetale (cocco o mandorle, io ho usato riso e mandorle)

30g cioccolato

230 circa acqua

100g avocado già pulito  

Procedimento

Semplicissimo! Schiaccio l’avocado con la forchetta fino a ridurlo in una crema più omogenea possibile, aggiungo lo zucchero, l’olio, parte del latte vegetale e monto il tutto con la frusta (io lo faccio a mano: fa bene alle braccia, risparmio energia elettrica, acqua, detersivo e tempo per pulire), finchè non è tutto ben amalgamato e il composto inizia a  schiarirsi un po’.

A parte setaccio le farine, compreso il cacao e a queste unisco il cocco grattuggiato ridotto a farina con un tritatutto (io lo faccio con il macinacaffè che ho comprato per tritare i semi).

Verso tutti i liquidi sul primo composto, aggiungo le farine e il cioccolato che ho per metà grattuggiato e l’altra metà ridotto manualmente a scaglie più grossolane.

Amalgamo bene il tutto e verso nello stampo oliato e infarinato. Cuocio a 180° circa 40 min, ma ricordiamoci che il tempo di cottura dipende sempre dal forno.




sabato 26 novembre 2016

Dado vegetale fatto in casa



Da tenere sempre in dispensa, perfetto per insaporire minestre e legumi, o per un brodo vegetale pronto subito.

Ingredienti

Carote

Sedano

Cipolla

Zucchine

Rosmarino, salvia, timo, basilico

Sale grosso

1 cucchiaio d’olio evo per kg 

Procedimento

Preparare tutti gli ortaggi in ugual misura puliti e tagliati, aggiungere le erbe aromatiche in misura variabile a secondo del gusto personale, pesare e infine sminuzzare finemente con il tritatutto.

Mettere il trito in pentola con l’olio e con una quantità di sale grosso pari al 30% del peso totale degli ortaggi.

Chiudere il coperchio e cuocere a fuoco basso, controllare e mescolare di tanto in tanto. Quando il composto butta la sua acqua, frullarlo ulteriormente con il mixer a immersione e lasciare cuocere ancora finchè non si asciuga, facendo attenzione che non si attacchi.

Versare il composto riempendo fino all’orlo un barattolo di vetro che si è precedentemente lavato e passato in forno per 10 min a 180°, facendo mooolta attenzione a non bruciarsi, chiudere con il coperchio ben pulito e asciutto.

Io metto un etichetta con la data e lo conservo in frigo per circa 3 mesi. Quando ne uso un po’ lo copro con un filo d’olio evo in superficie prima di riporlo. 








martedì 22 novembre 2016

Succo d'Autunno


Non appena si presenta l’Autunno, sto in trepidante attesa dei suoi primi frutti. Frutti da cui a mio parere possiamo trarre  alcuni tra i succhi più gustosi: melograni, uva, fichi d’India …
Oltre a essere un vero piacere per gli occhi, il melograno è un concentrato di vitamine, sali minerali e sostanze benefiche, in particolare la co-presenza di vitamina C e ferro, può aiutare a combattere l’anemia; ricco di polifenoli, è da considerarsi un buon antiossidante. Le sue proprietà, decantate sin dall’antichità, sono giunte a noi insieme all’aspetto mitico legato a questo frutto simbolo di vita e abbondanza.
La stessa cosa vale per l’uva, che vanta anch’essa proprietà antiossidanti e in fitoterapia trova uso in particolar modo nel trattamento di disturbi del sistema circolatorio.
Il fico d’India è un altro frutto dalle fantastiche proprietà, aiuta l’equilibrio intestinale, ricco di calcio ferro e potassio, secondo alcuni studi sembra aver la qualità di abbassare sia la glicemia che il colesterolo.
Per ultimo la feijoa, frutto di origine brasiliana che ho la fortuna di poter raccogliere nel nostro giardino. La feijoa è un frutto dalla buccia verde e la polpa bianca giallastra, piena di piccolissimi semi, dal sapore dolce e acidulo allo stesso tempo. Contiene iodio per questo viene utilizzata per alcune disfunzioni della tiroide. Ha proprietà emollienti, ma soprattutto la ricerca ha portato alla luce le qualità antibatteriche  dei suoi semi.

Ingredienti:
1 melograno
1/2 kg di uva mista bianca e nera
4 fichi d'India
6 feijoa (facoltativo) 
Il procedimento come per ogni succo  è semplice. Ripulisco il melograno e lo sciacquo velocemente, separo gli acini d’uva e li lavo bene. Sbuccio i fichi d’india tenendoli fermi su un piatto con l’aiuto di una forchetta, e tagliando le estremità con un coltello, poi, dopo aver praticato delle  incisioni nel senso della lunghezza, sempre con il coltello, separo la buccia seguendo l’intaglio. Sciacquo e sbuccio le feijoa.
A questo punto, se avete la centrifuga, potete ricavare il vostro succo avendo cura di ripassarlo più volte, nel caso gli scarti risultino ancora carichi , finché questi non rilasciano più succo.
Nel caso non l’abbiate, potete passare il tutto con un passaverdure.
Aggiungete il succo di mezzo limone. In relazione alla dolcezza dei frutti utilizzati, potreste dover diluire con un po’ d’acqua.
Una bomba di salute e una meraviglia per le papille gustative!
Provate e fatemi sapere.

martedì 15 novembre 2016

Sale aromatizzato



Un ingrediente semplicissimo e anche sano da tenere sempre pronto in cucina per rendere più gustose verdure, zuppe, legumi e quant’altro.

Sano perché diminuisci la quantità di sale utile a insaporire le pietanze e allo stesso tempo inserisci nella dieta le erbe aromatiche con tutti i loro benefici. Per dirne solo alcuni: rosmarino, timo, salvia, sono stimolanti, utili a contrastare l’affaticamento, hanno un potere antisettico, ottimo per combattere  infezioni intestinali e problemi digestivi o affezioni delle vie respiratorie in caso di raffreddori e influenze.

Ingredienti:

sale grosso integrale

rosmarino

timo

salvia

maggiorana



Per quanto riguarda gli ingredienti suggerisco di prenderli freschi dalle piante, lavarli e farli essiccare, se è estate si può fare anche in pochissimo tempo esponendoli al sole, nelle altre stagioni possiamo approfittare del tempo di pre-riscaldamento quando dobbiamo usare il forno, in modo da ottimizzare i tempi e l’uso dell’energia elettrica.

Il procedimento è semplicissimo,  metti tutti gli ingredienti nel mixer, triti finemente e il gioco è fatto. Si conserva in un barattolo di vetro con coperchio.



A presto!




martedì 8 novembre 2016

Biscotti veg, la mia base



Buongiorno! Questa è la mia base fissa per biscotti e crostate, fin’ ora sono stati sempre apprezzatissimi e riprodotti con successo anche dalle amiche.

Nota:  quando parlo di farina intendo sempre farina macinata a pietra e biologica.

Quando parlo di zucchero intendo sempre zucchero di canna integrale biologico. 

Dosi per circa 70 biscotti:

250g farina tipo 2 macinata a pietra

250g farina di grano duro integrale o di rimacino macinata a pietra

200g zucchero di canna integrale

160 olio mais

Acqua o succo d’arancia 100ml o più

Scorza d’arancia e cannella grattuggiata

Nota: nei prodotti da forno spesso non specifico con precisione la quantità di liquidi, che dipende dal tipo di  farina utilizzata, dalla temperatura e dall’umidità dell’aria.  

Procedimento.

Setaccio la farina per rendere la polvere più omogenea, ma avendo cura di versarvi poi ciò che rimane nel setaccio (essendo la farina poco raffinata).

Unisco zucchero, olio, e inizio a mescolare sbriciolando i grumi che si formano. Aggiungo gli aromi e comincio a versare il liquido (acqua , succo…), a partire da 100ml, amalgamando sempre bene e aggiungendone poco alla volta (se serve) fino a ottenere una palla compatta, abbastanza malleabile e che non si sbricioli facilmente.

Divido l’impasto e stendo un pezzo per volta ricavando le forme desiderate.

Lo spessore dei biscotti dipende dal gusto personale.

Non contenendo lievito possono essere disposti nella teglia anche molto vicini tra di loro, basta che non si tocchino.

Vanno infornati in forno preriscaldato a 180°, il tempo di cottura varia di forno in forno in base allo spessore dei biscotti, io non li tengo meno di 18 min.

Si conservano in un contenitore ben chiuso, d’inverno anche 5-7 giorni in un ambiente fresco, d’estate non più di 3-4 giorni.

Il composto crudo può essere conservato, avvolto nella carta forno,  in frigo 2 o 3 giorni, o anche essere congelato. In entrambi i casi l’olio tende a separarsi, basta una vigorosa rimpastata cercando di incorporarne il più possibile e poi procedere come sopra.

Nota: per la conservazione è opportuno non usare la pellicola trasparente che tende a rilasciare sostanze nocive a contatto con l’olio.

Provate e fatemi sapere il risultato. A presto! ^_^

                                                                                     


giovedì 3 novembre 2016

La Mia Cucina Naturale



Buonasera!

Prima di continuare con la pubblicazione delle ricette vorrei dedicare qualche riga alla spiegazione di ciò che intendo per cucina naturale.

Non si tratta per me della decisione di mangiare o meno la carne o prodotti di origine animale di vario genere, quella è una scelta personale dettata da una motivazione etica, di salute o nel migliore dei casi dall’ascolto profondo del proprio corpo. Decisione che non riguarda nessun altro se non la persona che la prende e che merita di essere rispettata in un caso o nell’altro. Mentre la sostenibilità degli allevamenti dai quali provengono i prodotti di origine animale, quella secondo me è affare comune. 

Per cucina naturale intendo prima di tutto una alimentazione che si basi  sul cibo preparato in casa, possibilmente con amore  ^_^



Intendo certamente la scelta di materie prime il meno raffinate possibile, quindi farine e cereali integrali o almeno semintegrali, lo stesso vale per zucchero e sale, insomma meno l'uomo ci ha messo le mani con la chimica e i macchinari, più è naturale. 

L’attenzione alla qualità, alla provenienza degli ingredienti e all’impatto che la loro produzione ha sul Pianeta.

Quando è possibile l' autoproduzione delle materie prime, anche un piccolo orto dà grandi soddisfazioni, persino in un terrazzino si può riuscire a piantare qualcosa, le erbe aromatiche, le lattughe, le fragole, è chiaro che se si abita in un a zona trafficata a un piano basso, è meglio evitare.

In ogni caso preferisco utilizzare alimenti di coltivazione biologica. Su questo si apre un ampio capitolo di polemiche sulla validità o meno del biologico, delle certificazioni etc., ma è ovvio che se non possiamo produrci il nostro cibo, a qualcuno dovremo pur dare fiducia per acquistarlo. Personalmente acquisto frutta e verdura da coltivatori diretti, non  semplici rivenditori, mi rivolgo a quelli con i banchi più piccoli, con meno prodotti, significa che hanno piccoli appezzamenti, più facili da gestire anche senza l’utilizzo di sostanze chimiche,

ci  parlo e cerco di comprendere la loro “filosofia”, prediligo i prodotti un po’ bruttini, non tutti uguali tra loro, lucidi e perfetti, ma con qualche buchino qua e là, macchiati, che quando li porti a casa devono essere consumati in un breve periodo, se no marciscono. Ovviamente prodotti a km 0.



Per quanto riguarda i prodotti confezionati, informarsi è la prima regola, imparare a leggere le etichette, che non significa soltanto dedicarvi del tempo e fare la spesa senza fretta, ma anche, tornati a casa andare magari a cercare diciture o ingredienti poco comprensibili.

Più ingredienti di non immediata comprensione troviamo sull’etichetta, più quel prodotto ha una lavorazione lontana da quella casalinga. In generale meno ingredienti ci sono meglio è.

Per questo a casa nostra si va al classico supermercato circa una volta ogni 10 giorni, mentre 1-2 volte a settimana si fa la spesa al mercato del contadino dove - previa attribuzione della fiducia ;) - è possibile acquistare da coltivatori diretti, a km 0, quasi tutta la spesa di cui necessità la famiglia per un alimentazione completa.

E’ chiaro che tutto questo comporta un impegno e un dispendio energetico personale non di poco conto, ci vuole tanta convinzione, buona volontà e tempo,  a volte è davvero stancante ma la salute dei bambini e la propria trarranno sicuro giovamento, le eventuali spese maggiorate per acquistare prodotti di buna qualità saranno risparmiate in farmacia e avremo dato un piccolo grande contributo per il benessere della nostra Madre Terra.

Namaste


mercoledì 26 ottobre 2016

Piacere.



Piacere Claudia.

Chi sono?  La domanda non presuppone una risposta così semplice come potrebbe apparire e io non amo molto parlare di me, preferisco farmi conoscere un po' alla volta, ma in questo caso immagino di dover fare uno sforzo...
Da 15 anni vivo in una splendida Isola piena di Sole e Natura in molti tratti ancora non contaminata dall'uomo moderno. Terra che fu crocevia di Popoli e  Culture diverse, che hanno lasciato del loro passaggio ampie tracce, Popoli e Culture di cui avverto l'appartenenza.
Proprio 15 anni fa, poco dopo il mio arrivo qui, ho iniziato a sperimentare la piacevole e unica sensazione che solo  il contatto profondo con la Natura riesce a darmi, la sensazione di essere a casa.
La mia è in effetti la storia di un
ritorno alle origini, tornata nella mia Terra nativa, dove non avevo però mai vissuto, ho iniziato un lungo percorso che mi ha portato alla ricerca delle mie radici come persona e come essere umano. Dalle danze mediorientali a quelle tradizionali del Sud Italia e d’Europa, dalla passione per i fornelli alla ricerca di una cucina naturale, dall'incontro con l'argilla alla scoperta della cottura arcaica con il Raku, dalle vacanze in Natura a una casa in campagna con tanto di orto e galline, dal lento ma costante abbandono di quanto di artificiale, industriale e prodotto in massa al fine di omologare e sopire le menti, all'autoproduzione.


Mamma a tempo pieno, vivo con i miei due splendidi bambini e il loro papà, con il quale cerchiamo di crescerli in armonia con la Natura e immersi nell' Arte.

Con questo blog vorrei creare uno spazio di condivisione e scambio per chi come noi ha intrapreso un viaggio sulla via della sostenibilità, uno spunto per chi vuole iniziare un percorso o chissà, anche per chi non si era mai posto il problema e si è trovato qui per caso... le energie simili si attraggono...le coincidenze non sono solo coincidenze, spesso sono indizi da cogliere al volo!
Buon viaggio, magari ci incontreremo durante il cammino...